È passato già un anno dal giorno in cui ho preso il mio zaino da 40 litri, l’ho riempito di qualche maglietta, due pantaloni, un k-way, un po’ di medicine alla rinfusa e sono partita per il sud-est asiatico. Prima tappa: Cambogia. A volte mi sembra sia accaduto in un’altra vita, altre invece riesco ancoraContinua a leggere “Un’altra via per la Cambogia”
Archivi della categoria: LETTERATURA
«Una cappelliera piena di buchi», curiosità e facezie nel pacchetto delL’orma dedicato al Colosseo
La mia famiglia si è trasferita a Roma quando ero una bambina. Nei primi mesi dopo il trasloco, i miei genitori hanno vissuto una specie di delirio turistico (comprensibile, visto che sono nati e cresciuti a Rho, che, per carità, è una piacevolissima cittadina, ma vuoi mettere?). Io ricordo poco, e spesso si tratta diContinua a leggere “«Una cappelliera piena di buchi», curiosità e facezie nel pacchetto delL’orma dedicato al Colosseo”
“Io non parto più”. Ripensare la migrazione attraverso gli occhi di due cicogne
Il libro per bambini “Io non parto più. Le cicogne di Marrakech”, scritto da Carolina Germini e illustrato da Ginevra Vacalebre, racconta il diritto di ognuno di vivere liberamente dove vuole.
Quanto è grande un metro?
Quando abbiamo imparato a misurare lo spazio e ad accorgerci della sua esistenza? Forse tutte quelle volte in cui da bambini volevamo raggiungere delizie proibite nella credenza e, non arrivando così in alto, ci arrampicavamo su una sedia. Magari invece quando giocavamo nel cortile della scuola ad “Acchiappa bandiera” e “Guardia e ladri”. Ma èContinua a leggere “Quanto è grande un metro?”
Milano, metropoli accidentale
La metropoli accidentale è una raccolta di conversazioni su Milano pubblicata nel 1994 da Cronopio. È il terzo titolo di Soglie (i primi due sono La città porosa su Napoli e Communis patria su Roma), collana inaugurata negli anni Novanta dalla casa editrice partenopea per indagare il tema dello spazio, la soglia come luogo fisico,Continua a leggere “Milano, metropoli accidentale”
Ritornare in paese: l’Italia dei borghi che stanno scomparendo
Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti. Questo estratto da La luna e i falò (1950) di Cesare Pavese restituisce inContinua a leggere “Ritornare in paese: l’Italia dei borghi che stanno scomparendo”
“Le città metafisiche” di Ilaria Palomba: puro desiderio di rinascita
Pensando all’immagine delle città metafisiche, riaffiorano i dipinti di De Chirico e in particolare la serie delle Piazza d’Italia, in cui gli spazi sono definiti da prospettive multiple, con punti di fuga incongruenti tra loro. In questi quadri troviamo solitudine, silenzio e particolari inattesi, come nella tela Gioie ed enigmi di un’ora strana (1913),Continua a leggere ““Le città metafisiche” di Ilaria Palomba: puro desiderio di rinascita”
Romanzo di una crisi contemporanea: “Era una città” di Thomas B. Reverdy
Detroit una volta era una città, ma nel settembre 2008, quando il romanzo di Reverdy comincia, non ne rimane che uno sfocato ricordo: case abbandonate, fabbriche vuote, scuole chiuse. È l’effetto di una crisi finanziaria, industriale ed economica che vede la Lehman Brothers annunciare bancarotta a New York, e le grandi città industriali chiudere iContinua a leggere “Romanzo di una crisi contemporanea: “Era una città” di Thomas B. Reverdy”
“Il mio amico” : il diritto alla sospensione del dolore
Io vorrei solo stare in barca, e esplorare il mondo per mare, invece sono in sala chirurgica ogni giorno – però il mio ospedale è un’isola, ci vado a piedi o in bici, all’alba sono sempre presente, e ho una montagna di ferie non godute. Mauro fa il medico anzi è un medico. Ed èContinua a leggere ““Il mio amico” : il diritto alla sospensione del dolore”
La Lisbona di Luiz Ruffato, narratore della saudade
Col caldo, Lisbona odora di sardine e col freddo di castagne al forno, l’ho scoperto andando su e giù per la città, in metropolitana, in tram, in autobus, in treno, a piedi, da solo o in compagnia di Sheila. Luiz Ruffato Un titolo ingannevole quello scelto dallo scrittore brasiliano Luiz Ruffato per la sua operaContinua a leggere “La Lisbona di Luiz Ruffato, narratore della saudade”