Dreaming Abruzzo e altri viaggi irresponsabili

Riusciranno i nostri eroi a cambiare uno pneumatico e arrivare in Abruzzo? Complice il caldo torrido di luglio – qualcuno direbbe l’umidità – ho fatto la scelta vigliacca e irresponsabile di abbandonare la Versilia, dove ogni estate i miei familiari si rifugiano, per ritirarmi qualche giorno in un luogo non troppo distante – così ingenuamenteContinua a leggere “Dreaming Abruzzo e altri viaggi irresponsabili”

Scritti dal finestrino

Lo so, il titolo richiama moltissimo la ben nota raccolta di immagini “foto dal finestrino” di Ettore Sottsass. Mi viene da pensare a chi, tra me e lui, abbia avuto più occasioni di osservare storie dal finestrino, di crearne delle altre o raccontarne di proprie. Non lo saprò mai, eppure, indubbiamente, anche Ettore, come me,Continua a leggere “Scritti dal finestrino”

Le strade della mia città portano tutte a te

Svolto l’angolo che affaccia sulla piazza, quella davanti alla cattedrale, e salgo i gradoni per entrare in chiesa. Faccio spazio tra le signore che escono dopo il rosario. Con l’andatura di un mendicante raggiungo l’altare.  Bestemmio il tuo nome ma con le mani giunte.  Vado a sedermi di fronte al quadro, lo stesso che tiContinua a leggere “Le strade della mia città portano tutte a te”

Zabaione

Detesto scegliere il gelato. «Creme? Frutta?». Mi guarda. Dietro di me un gruppo di ragazzi aspetta. Alla fine, senza troppa convinzione, indico il cioccolato. «Solo cioccolato?». Mi guarda. «Sì». Gli rispondo. «Solo cioccolato». Superato l’imbarazzo, penso: è finita. Adesso paghi il tuo cono e te ne vai. E invece lui insiste: «Cioccolato gianduia? Cioccolato fondente?Continua a leggere “Zabaione”

Padova, anima

Ne abbiamo corse, anima mia, strade ciottolate, scivolose, dure. Passavamo i ghiaioni lucidati dalla pioggia, e come lucevano, contro il loro sfondo scuro, le nostre perle di sorrisi. Sfrenati ci lanciavamo giù per la contrada tra due file di casamenti e per i cortili facevamo correre le galline picchiando le suole sui lastroni delle trottatoie.Continua a leggere “Padova, anima”

Ancona, ti voglio ancora

Marco aveva conosciuto una su Tinder, ma ad Ancona. Lui era di Roma, eppure l’idea di fregare la localizzazione sull’app era già di per sé una conquista, metà dell’eccitazione. Gli era bastato mettere un VPN sul telefono, impostare la località desiderata e il gioco era fatto. La trasgressione geografica era in corso.  Aveva scelto AnconaContinua a leggere “Ancona, ti voglio ancora”

Come le bolle di sapone

Sarà di domenica. Una mattina d’aprile luminosa di un futuro sbiadito. Ismaele e Sara porteranno le fedi. Saranno già nati entrambi. Sarà più bello così. Sarà nella chiesetta di Camaldoli, quella che piace tanto anche a te, piccola e accogliente come i luoghi che nessuno sa. Sarò vestita di bianco sporco come la nonna alContinua a leggere “Come le bolle di sapone”

Ciao Ciao!

La mamma era una di quelle persone che va al mare con il rossetto senza  risultare eccessiva. Le aleggiava intorno giusto una sfumatura di sciatteria a causa  del suo carattere ciarliero. Una donna elegante, pensava il papà mentre guidava la  macchina, e sorrideva al ricordo dolce di tutte le volte che lei l’aveva messo in Continua a leggere “Ciao Ciao!”

Fancy Meter

Oggi, Monica, è lunedì, il lunedì successivo alla Pasqua, lunedì in Albis. Tanti anni fa si festeggiava questo giorno a Caserta, la nostra città.  Nel parco della reggia vanvitelliana, i contadini, gli operai, i borghesi venivano a migliaia. Ti ricordi? Si pranzava sull’erba, nei boschetti, nei prati e lungo le straordinarie vie d’acqua, alternate dalleContinua a leggere “Fancy Meter”