«L’eccezionale nel reale». “È stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino

Non ha mai frequentato una scuola di cinema, eppure tutti lo chiamano maestro. Voleva iscriversi alla facoltà di filosofia, ma ha frequentato la facoltà di Economia e Commercio, abbandonandola a pochi esami dalla laurea. Durante il suo lavoro di assistente di produzione, una volta ha perso l’intero girato (la peggior cosa che possa capitare a chiContinua a leggere “«L’eccezionale nel reale». “È stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino”

“Ariaferma”: sovvertire l’ordine del controllo

Il criminale appare come un essere giuridicamente paradossale: egli ha rotto il patto, dunque è nemico dell’intera società, e tuttavia partecipa alla punizione che subisce. Michel Foucault, Sorvegliare e punire Michel Foucault ha dedicato la maggior parte della sua opera e del suo tempo allo studio delle grandi organizzazioni sociali: ospedali, scuole, prigioni e, inContinua a leggere ““Ariaferma”: sovvertire l’ordine del controllo”

La dilatazione dello spazio scenico: “Qui rido io” di Mario Martone

È difficile definire il confine che separa il teatro dal cinema di Mario Martone. Nella sua opera infatti i due linguaggi convivono da sempre in un’infinita e continua contaminazione reciproca. Questo è evidente già ai tempi di «Falso movimento», gruppo teatrale che il regista fonda insieme ad altri, tra cui Andrea Renzi, a Napoli nel 1977. Negli spettacoliContinua a leggere “La dilatazione dello spazio scenico: “Qui rido io” di Mario Martone”