“Ultramarino”: perdersi e ritrovarsi con Mariette Navarro

L’ultima edizione di “Più libri più liberi”, la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria che ogni anno si tiene a Roma, all’interno della Nuvola di Fuksas, quest’anno ci ha sorpresi per un motivo in particolare: la scelta del tema. Perdersi e ritrovarsi. Allargare gli orizzonti, spingersi non solo oltre i confini del mondo che ci circonda ma anche di quelli del Sé. È esattamente questa l’idea con cui abbiamo inaugurato e dato inizio tre anni fa al nostro progetto editoriale. Ecco perché, per noi, seguirla ha avuto un significato e un valore profondo.

Tra i vari mondi in cui abbiamo deciso di perderci, ce ne è uno tra tutti che ci ha attratto a sé con forza: quello di Mariette Navarro, scrittrice francese che ha recentemente pubblicato il suo primo romanzo in Italia con la casa editrice la Nuova Frontiera, un altro di quei mondi in cui ci piace perderci spesso.

Ultramarino racconta la storia di un viaggio, quello di una nave Cargo che attraversa l’Atlantico e di un equipaggio, guidato da una donna coraggiosa che appartiene al mare.

Anche noi ci siamo metaforicamente imbarcati su questa nave, seguendo il flusso delle parole di Mariette Navarro, che ci ha portati con sé in questo viaggio.

L’intervista è stata realizzata da Carolina Germini. Le riprese sono di Andrea Vallero.

Pubblicato da Carolina Germini

Nata Roma il 24/09/1993. Si laurea in Filosofia alla Sapienza con una tesi su Gilles Deleuze lettore di Proust. Durante l'Università fa due esperienze Erasmus presso École normale supérieure di Parigi, dove si trasferisce dopo la laurea e dove insegna Filosofia ai bambini. Collabora e scrive regolarmente per diverse testate e riviste e ha da poco fondato Tre Sequenze.

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