STAR(E) SUL SET di Diabolik o di quel giorno in cui Bologna è diventata Clerville

Ci sono Michael e Diego, che hanno ancora gli zaini di scuola. Hanno in mano la merenda, ma sembrano più interessati al teatro dell’azione che si sta svolgendo davanti ai loro occhi. Ridono, sono euforici, fanno ciao ai poliziotti di Clerville. La mamma gli dice che dovrebbero tornare a casa a fare i compiti diContinua a leggere “STAR(E) SUL SET di Diabolik o di quel giorno in cui Bologna è diventata Clerville”

La banalità dell’ (in)esistenza: “Un uomo che dorme” di Georges Perec

Qualche tempo fa circolava in rete un video dell’attrice e danzatrice statunitense Margaret Qualley tratto da una scena della serie Maid, che la vede protagonista: sulle note della canzone dei Pixies Where is my mind – riarrangiata al pianoforte senza voce -, la ragazza viene letteralmente risucchiata dal suo divano, fino a scomparire totalmente. NonContinua a leggere “La banalità dell’ (in)esistenza: “Un uomo che dorme” di Georges Perec”

Voce del verbo ritornare: “L’Arminuta” di Giuseppe Bonito

Venerdì sera, Bologna. Quando sono al cinema lascio tutti i miei problemi, le angosce, la vita noiosa fuori. In sala esistono solo Carlotta – che sarei io – , le poltrone verdi del cinema Rialto e le storie proiettate sul grande schermo.  Questa sera sono principalmente curiosa. Curiosa di sapere se la storia che hoContinua a leggere “Voce del verbo ritornare: “L’Arminuta” di Giuseppe Bonito”